Imprese – Recupero Fabbricati

OBIETTIVI DELL’AGEVOLAZIONE Favorire l’occupazione e il rafforzamento delle imprese attraverso il recupero di fabbricati dismessi o l’ampliamento delle unità produttive esistenti. A CHI È DESTINATO Tutte le imprese (Micro, Piccole e Medie Imprese). COME FUNZIONA L’intervento sostiene le imprese che intendono realizzare nuovi investimenti per ampliare la propria capacità produttiva e creare nuova occupazione attraverso il recupero di fabbricati ubicati all’interno di aree artigianali e industriali dismesse. Le imprese proponenti possono pertanto presentare progetti rientranti nelle due seguenti tipologie: a) Recupero e riqualificazione di fabbricati dismessi. Il recupero o la ristrutturazione del fabbricato non deve essere sostitutivo, ma aggiuntivo rispetto al sito produttivo attuale, a meno che non comporti aumento di superficie del locale. b) Ampliamento di fabbricato di unità produttiva esistente. Per ampliamento si intende l’aumento della superficie del locale. SPESE AMMISSIBILI 1. opere murarie e assimilate; 2. impianti idro-termo-sanitari, elettrici, di aerazione, antincendio e tutti gli impianti a rete; 3. spese tecniche di progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazioni, ammesse nel limite del 10% dei costi progettuali totali ammissibili. Il costo totale ammissibile del programma di investimento, non deve risultare, complessivamente per le tipologie di intervento inferiore a € 80.000,00. Il contributo totale concedibile a fronte del programma di investimento non può superare € 50.000,00. Le spese ammissibili sono quelle effettuate (fa fede la data di fatturazione) a partire dal 01/01/2021. NOTA BENE Ingenio è in grado di assistervi durante tutto il percorso di ottenimento del contributo: dalla presentazione alla rendicontazione. Per ulteriori informazioni, invia una mail a info@ingeniolc.eu  o contattaci cliccando al seguente link

Basta Sopravvivenza! Commercianti, guardiamo insieme al futuro

La pandemia ha sconvolto il settore commerciale. Molte micro e piccole imprese si sono trovate sprovviste e incapaci di proseguire. I motivi sono molteplici da quelli sanitari a quelli politici. I commercianti sono frustrati, stanchi, arrabbiati. Una difficoltà più grande del solito imprevisto Di certo a livello economico-finanziario, la stragrande di loro ha dovuto rivedere i propri asset e la propria organizzazione. Riorganizzare un’impresa, quando l’attività è ferma, quando le limitazioni sono molteplici e i fondi non ci sono diventa operazione impossibile. Abbiamo conosciuto imprenditrici e imprenditori che per mancanza di clientela si sono dovute arrangiare in altri lavori, precari, per riuscire a sopravvivere. Molte volte questi impieghi venivano svolti ad orari impossibili, in quanto la propria azienda, seppur chiusa o “bloccata”, necessitava comunque di essere gestita e curata. Pertanto, anziché suddividersi tra due o più lavori ci si trovava ad essere coinvolti contemporaneamente in molteplici mansioni. Non tutti sono riusciti a resistere. Seppur resilienza è diventata una parola stra-abusata, di fatto sopravvivere è stato il verbo che meglio fotografa la realtà attuale. Oggigiorno, nonostante l’emergenza si stia allontanando, i commercianti stanno cercando metodi e soluzioni che possano aiutarli a mantenere accesi i loro sogni: vivere dignitosamente del proprio lavoro. La Speranza c’è e va raccontata La buona notizia è che ci sono storie positive. Qualche naufrago è riuscito a nuotare e rimanere a galla, sfruttando le potenzialità delle moderne tecnologie. La pandemia ha spinto il settore del commercio ad usare il web ad interconnettere offerenti e richiedente, pur rimanendo distanti. L’online ha aperto molte strade e ha consentito di raggiungere clienti e luoghi prima impensabili. Il digitale, per alcuni, è stata una soluzione che ha abbattuto le barriere della crisi, superando limiti e limitazioni dovuti alla pandemia. La possibilità di promuoversi e vendere online, di sfruttare il sistema di delivery e il “prenota e ritira” in negozio ha permesso la prosecuzione di diverse attività. Non tutti però sono riusciti. Strumenti e metodi possono aiutare a risolvere problemi e a trovare soluzioni, ma, come sanno bene gli artigiani, la differenza sta nel saperli utilizzare. Oltre i media ci sono le idee e i progetti I media ci fanno credere che il digital sia la panacea di ogni male, ma di fatto, nella nostra quotidianità, notiamo un digital divide enorme, tra i big e i piccoli, e soprattutto una incapacità da parte degli imprenditori “locali” di trovare un vero beneficio nei “nuovi” strumenti informatici. Questo perché alla base della maggior parte delle imprese commerciali c’è una organizzazione, basata su metodi tradizionali che, giustamente, è legata ad un metodo di fare commercio vis à vis, dove il contatto umano è al centro di tutto. Quindi, cosa fare? Come si può uscire da questo vicolo cieco? Nessuno ha la bacchetta magica e non si possono dare garanzie. Di certo una buona strategia potrebbe essere quella di integrare le soluzioni “abbatti barriere”, come lo sono gli strumenti digitali, alle tecniche tradizionali di vendita. Azioni utili potrebbero essere: pensare ad una trasformazione graduale anziché radicale, rivedere i propri piani di vendita, di promozione, di comunicazione, di coinvolgimento della clientela, prospettare degli investimenti con impatto nel medio-lungo periodo e infine scegliere i giusti strumenti per riuscire a realizzare le azioni sopra citate. Le armi per proseguire il viaggio In periodi di crisi, meditare, pianificare e investire sono 3 armi vincenti che possono decidere il futuro di una attività. Il vero centro della questione non è la corsa al digitale, ma la trasformazione sapiente che consenta di proseguire nonostante il caos economico-sociale attuale. I commercianti potrebbero attuare dei sistemi di accoglienza sicuri nei propri locali e al contempo strutturare dei metodi di consegna a domicilio, di ritiro in negozio, di vendita online (non solo e-commerce, ma anche televendita), tali per cui possono proseguire le loro attività nonostante le emergenze sanitarie. LE AGEVOLAZIONI Investire senza un supporto economico è difficile. In questo momento, però, sono presenti molte agevolazioni fiscali e/o contributi a fondo perduto che possono aiutare nell’intento. Un esempio è l’attuale bando della Regione Marche per le attività di vendita al dettaglio e per le SAB. Predisporre un piano di sviluppo, scegliere gli strumenti finanziari idonei, riorganizzare il business sono attività difficilmente attuabili da soli. La buona notizia è che ci sono validi professionisti che possono supportare le imprese in questo delicato passaggio verso il futuro. Strategia e supporto Ingenio è una di queste imprese che nel tempo ha aiutato diverse realtà imprenditoriali a fronteggiare la crisi e a predisporre dei progetti lungimiranti. Ingenio, inoltre, durante tutta l’emergenza ha fornito servizi solidali per aiutare le aziende a rimanere a galla, rilasciando consulenze e attività formative completamente gratis. In questo momento la nostra impresa sta supportando moltissime imprese commerciali a fronteggiare l’imminente futuro e anche quello prossimo. Se vuoi usufruire dei nostri servizi non tardare a contattarci CONTATTACI

Strategy Story #2 Il Change Manager

Il secondo caso studio della rubrica “strategy stories” vede protagonista una figura lavorativa indipendente: il Change Manager esterno. Ingenio, in qualità di “responsabile del cambiamento”, ha permesso a una software house di portare a compimento un processo di trasformazione digitale che, a causa di alcune difficoltà comunicative e gestionali, non riusciva a concludersi da alcuni mesi. La situazione stava gravando economicamente su tutti i partecipanti progetto.

Impresa 4.0 – Digital Transformation

Il Decreto direttoriale 9 giugno 2020 disciplina l’intervento agevolativo sulla Digital Transformation istituito all’articolo 29, commi da 5 a 8, del Decreto crescita. OBIETTIVI DELL’AGEVOLAZIONE Sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese attraverso progetti diretti all’implementazione delle tecnologie. A CHI È DESTINATO Tutte le imprese (micro, piccole, medie) in forma singola: iscritte come attive nel Registro delle imprese; operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio; operano nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili. hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a € 100.000,00; dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese; non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente. COME FUNZIONA I progetti ammissibili mediante l’implementazione di tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o; tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate: all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori; al software; alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio; ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things. L’agevolazione è concessa nella misura del 50%. articolata come segue: 10% sotto forma di contributo; 40% come finanziamento agevolato. Per ulteriori informazioni, invia una mail a info@ingeniolc.eu

Ristorazione – Bonus Ristoranti

A breve sarà emanato il decreto attuativo MIPAAF sul Fondo Ristorazione. Il provvedimento conterrà le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto per le imprese del settore ristorazione. Il bonus rimborsa fino al 100% le spese per l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari, valorizzando la materia prima di territorio. Obiettivi del bando Valorizzare la materia prima di territorio attraverso l’acquisto di prodotti agroalimentari (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura), in particolare DOP e IGP e ad alto rischio spreco. A chi è destinato Imprese attive nel settore della ristorazione con i seguenti codici ATECO: 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), 59.29.10 (mense) 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale), 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (catering per eventi), 55.10 (alberghi) – limitatamente alla somministrazione di cibo Come funziona Rimborso a fondo perduto per acquisti fino a 10.000,00 € effettuati dopo il 14 agosto 2020. Il bando intende incoraggiare l’acquisto, da parte di imprese operanti nel settore della ristorazione, di eccellenze agroalimentari del territorio, in particolare DOP e IGP. Per ulteriori informazioni, invia una mail a info@ingeniolc.eu

Torna su